L’isola di Tavolara è una montagna calcarea e granitica che raggiunge i 565 metri sul livello del mare.
L’isola fa parte dell’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo che comprende anche due isolette minori: Isola Molara e Isola Molarotto.
L’isola di Tavolara è caratterizzata dall’alternanza di tratti rocciosi privi di vegetazione e zone coperte da una rigogliosa macchia mediterranea, da spiagge sabbiose e scogliere a picco sul mare.
L’isola ha una lunga storia di occupazione umana. Nella grotta del Papa si trovano importantissimi pittogrammi risalenti alla Cultura di Bonu Ighinu (4000-3400 a.C.) e recenti scavi hanno mostrato l’uso dell’isola per scambi commerciali tra etruschi e nuragici.
Tavolara è nota come il regno più piccolo del mondo. All'inizio del XIX secolo infatti, il genovese Giuseppe Bertoleoni approdò nella disabitata Tavolara e lì si stabilì, dedicandosi principalmente all’allevamento delle capre. La leggenda narra che nel 1836, Re Carlo Alberto di Savoia, in visita a Tavolara, grato per l’ospitalità ricevuta, abbia tacitamente infeudato l'isoletta a Giuseppe e discendenti. L'ultimo discendente della famiglia, Tonino Bertoleoni, si attribuisce oggi il titolo di re di Tavolara.
Dal luglio del 1991 ospita il Festival del cinema “Una Notte in Italia”, manifestazione che ha sempre posto l’accento sulla valorizzazione ambientale dell’isola e che ogni anno vede la partecipazione di artisti del mondo del cinema e della cultura.
Per raggiungere l’isola si possono utilizzare varie imbarcazioni che partono da Porto San Paolo, distante dall’aeroporto di Olbia circa 21 km; è inoltre possibile noleggiare dei gommoni in partenza da altri punti della costa.
Parzialmente accessibile alle persone con disabilità.